Diuretici

I diuretici aumentano la velocità del flusso urinario e la natriuresi (maggiore velocità di escrezione Modificano anche l’escrezione di vari ioni: K+, Il loro impiego terapeutico è indicato nel e patologie in cui vi è un’ alterazione del volume e/ o del a composizione dei liquidi corporei quali l’ipertensione lieve e moderata, l’insufficienza cardiaca e renale, la sindrome nefrosica e la Essi, infatti, incrementando l’escrezione liquidi corporei, perché NaCl è il principale responsabile dell’osmolarità del plasma e del volume dei fluidi extracellulari.
Lo squilibrio tra l’assunzione di Na+ e la sua escrezione è incompatibile con la vita.
Un bilancio positivo di Na+ determina, infatti, accumulo di fluidi e conseguente sviluppo Al contrario, un bilancio negativo causa perdita di fluidi e collasso cardiovascolare.
La somministrazione cronica di un diuretico causa perdita di Na+ corporeo, ma la natriuresi tende a diminuire nel tempo perché si manifesta il cosiddetto “ freno diuretico “ .
Subentrano cioè dei meccanismi compensatori ( attivazione del simpatico e del sistema renina- angiotensina- aldosterone, diminuzione della PA con conseguente diminuzione del a pressione di natriuresi, ipertrofia delle cellule epiteliali renali e forse alterazione degli ormoni natriuretici ANP e BNP) per adeguare l’ escrezione di Na+ al suo apporto.
Le vecchie classificazioni tenevano conto dell’ansa), della struttura chimica ( diuretici tiazidici), dell’ efficacia (diuretici high ceiling) e degli effetti sull’escrezione di K+ (diuretici risparmiatori di potassio).
classificazione basata sul meccanismo di • Inibitori del ’ anidrasi carbonica• Diuretici osmotici• Inibitori del simporto Na+-K+-2Cl- (detti anche diuretici del ’ansa o diuretici drastici) • Inibitori del simporto Na+-Cl- (diuretici tiazidici o • Inibitori dei canali per il Na+ (diuretici • Antagonisti dei recettori per i mineralcorticoidi ( antagonisti dell’aldosterone o diuretici tachifilassi, ma hanno avuto un ruolo importante nella comprensione della fisiologia e nella farmacologia del rene • Il lead compound è l’ acetazolamide.
• Altri inbitori dell’anidrasi carbonica sono:
Il gruppo farmacoforo è il gruppo sulfamidico, che è legato ad una porzione aromatica o eteroaromatica. Data la somiglianza del gruppo sulfamidico con l’ acido carbonico, il diuretico inibisce l’enzima, attraverso l’interazione del suddetto gruppo con lo zinco presente nell’enzima.
• L’anidrasi carbonica è un enzima Zn-dipendente, presente sul a membrana luminale e basolaterale del tubulo prossimale (isoforma IV) e nel citoplasma del a cel ula epiteliale del tubulo (isoforma II). Ha anche una localizzazione extrarenale ( occhio, SNC,globuli rossi, • Catalizza la reazione reversibile di idratazione del a • È responsabile inoltre del a secrezione degli acidi titolabili nei dotti col ettori ad opera di una pompa • Gli inibitori del ’anidrasi carbonica sono molto potenti • Inibiscono e l’enzima citoplasmatico e quel o legato al a membrana, impedendo il riassorbimento di NaHCO nel tubulo prossimale e favorendone l’ escrezione.
• Data l’abbondanza di enzima sul a membrana luminale, il farmaco deve inibire molte molecole di enzima, prima • Il principale sito di azione di questi diuretici è il tubulo prossimale, ma agiscono anche a livel o dei dotti col ettori, dove inibiscono la secrezione di acidi titolabili • Una conseguenza dell’aumento del ’escrezione urinaria di HCO e del ’inibizione del a secrezione degli acidi titolabili è l’aumento del pH urinario ( circa 8) ed il manifestarsi dell’ acidosi metabolica.Non appena ciò si verifica, forse il carico filtrato di HCO - diminuisce ed • Questi diuretici determinano anche una notevole escrezione di Na+,di K+ ( l’escrezione del K+ è una conseguenza del a presenza di un’alta concentrazione di Na+ a livello del tubulo distale) e di fosfati (il meccanismo non è noto). Non influenzano invece l’escrezione di Ca2+,di Mg2+e di Cl-, il quale è riassorbito e recuperato a livel o del ’ansa di Henle.
• Essi inoltre modificano l’emodinamica renale, perché, bloccando il riassorbimento nel tratto prossimale, determinano una maggiore presenza di sali a livello della macula densa e ciò innesca il feed back tubuloglomerulare, responsabile della costrizione dell’arteriola afferente. La vasocostrizione causa riduzione del flusso ematico renale e della velocità di filtrazione glomerulare.
• L’inibizione dell’enzima nei tessuti extrarenali ha • Nell’occhio l’anidrasi carbonica determina la formazione di elevate quantità di HCO3- nel ’umor acqueo. Di contro la sua inibizione diminuisce la formazione del ’ umor acqueo e la • L’ acetazolamide agisce anche a livello del SNC come anticonvulsivante e per azione diretta e per azione mediata dall’acidosi metabolica da • Conseguenza invece del blocco dell’ anidrasi carbonica nei globuli rossi è l’aumento della CO2 nei tessuti periferici.
• Questi diuretici, a dosi elevate, riducono anche la secrezione gastrica. Ciò però non ha applicazioni terapeutiche.
• Presentano gli stessi effetti col aterali dei sulfamidici: mielodepressione, tossicità cutanea, lesioni renali e reazioni al ergiche in pazienti ipersensibili.
• A dosi elevate possono determinare sonnolenza.
• Una causa degli effetti col aterali è l’alcalinizzazione • Provocano calcolosi renale e coliche uretrali per precipitazione dei Sali di fosfato di calcio nel ’urina • Riducono la velocità di escrezione del e del e basi Sono controindicati: • Nei pazienti affetti da cirrosi epatica, perché, a causa del passaggio del a NH3 nel circolo sistemico, si può manifestare encefalopatia epatica. • Nei pazienti con acidosi metabolica ipercloremica o con pneumopatie croniche ostruttive, perché peggiora l’acidosi metabolica o respiratoria.
• Nei pazienti con carenze di Na+ e K+.
Interferisce con la metenamina, antisettico del e vie urinarie.
• Trattamento del ’edema. Questi farmaci però non sono molto efficaci se impiegati in monoterapia, quindi sono • In terapia combinata con altri diuretici che bloccano il riassorbimento di Na+, determinano una risposta natriuretica nei pazienti con una bassa escrezione di Na+ e resistenti al a monoterapia con diuretici.
• Terapia del glaucoma secondario.
• Antiepilettici.
• Profilassi del mal di montagna.
• Correzione del ’alcalosi metabolica indotta da un diuretico per aumento del ’escrezione di H+.
• Sono 4: isosorbide, glicerina, mannitolo e urea.
• Sono liberamente filtrati nel glomerulo, poco riassorbiti nel tubulo e, a dosi elevate, incrementano l’osmolarità del plasma e del liquido tubulare.
• Sono inerti farmacologicamente.
• La glicerina e l’ isosorbide si assumono per os, invece mannitolo e urea si somministrano per endovena.
• I diuretici osmotici agiscono e nel tubulo prossimale e nell’ansa di • Esercitano un effetto osmotico nel tubulo prossimale, in quanto limitano il passaggio osmotico di H2O nello spazio interstiziale e diluiscono il Na+ IVI PRESENTE, contrastandone il riassorbimento.
• L’azione esplicata nel ’ ansa di Henle invece è una conseguenza del ’incremento del flusso ematico nella midollare del rene, da essi Ciò infatti riduce l’ipertonia midollare attraverso un richiamo di NaCl e La minore ipertonia a sua volta riduce il richiamo di acqua dal DTL, con conseguente diluizione del NaCl nel liquido tubulare in entrata nel ’ ATL e minore riassorbimento di NaCl a questo livel o.
• I diuretici osmotici inibiscono anche il riassorbimento di Mg2+ con un meccanismo poco chiaro. Probabilmente interferendo con il meccanismo di trasporto presente • Aumentano l’escrezione urinaria di tutti gli elettroliti.
• Incrementano il flusso ematico renale attraverso la dilatazione del ’arteriola afferente ( aumento del a pressione idrostatica nel glomerulo).
• Non aumentano la velocità di filtrazione glomerulare perché, oltre ad incrementare la pressione idrostatica nel glomerulo e diminuire la pressione col oido-osmotica, per effetto del a diluizione del plasma, aumentano anche la pressione idrostatica nel a camera di Bowman, in quanto sono liberamenre filtrati. ( GFR= K ( DP – P ) conclamato nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca o congestione polmonare, perché • Ciò inoltre causa iponatriemia, che si manifesta • Di contro, la perdita di acqua ed elettroliti può provocare ipernatriemia e disidratazione.
Sono controindicati:• Nei pazienti affetti da anuria conseguente ad • Nei pazienti con ipofunzionalità epatica, a causa dei rischi legati all’aumento dell’azotemia.
• Nei pazienti con emorragia cranica in corso.
• Cautela nei diabetici ( la glicerina è • Il mannitolo è efficace nel limitare la riduzione di GFR associata ad insufficienza renale acuta, se somministrato prima di indurre ischemia in modelli animali. La sua attività terapeutica resta • Profilassi con mannitolo dei pazienti itterici sottoposti ad intervento chirurgico.
• Il mannitolo è usato per convertire l’ ATN (Acute oligourica, anche se in tal senso sono più usati i • Trattamento del a sindrome da squilibrio da dialisi con mannitolo e urea, perché aumentano l’osmolarità dei liquidi extracel ulari, contrastandone la diminuzione • Aumentando la pressione osmotica del plasma,richiamano acqua dal ’occhio e dal cervel o. Sono quindi impiegati per ridurre la pressione endoculare durante gli attacchi acuti di glaucoma e prima e dopo gli interventi chirurgici sul ’occhio.
• Mannitolo e urea sono anche usati per ridurre la massa e l’edema cerebrale prima e dopo interventi di • Bloccano il simporto Na+-K+-2Cl- nel tratto principale ascendente del ’ansa di Henle.
• Sono molto efficaci (diuretici drastici), perché a questo livello è riassorbito il 25% del carico di Na+ filtrato e perché i segmenti del nefrone a valle di questo tratto non sono dotati della capacità di riassorbimento necessaria a recuperare il flusso di escreto.
• Sono attualmente in commercio: la furosemide, la bumetanide, l’acido etacrinico e la torasemide.
• Presentano diverse strutture chimiche, ma molti hanno in comune il gruppo carbossilico.
presentano un gruppo sulfamidico, ragion per cui sono anche deboli inibitori dell’anidrasi • L’ acido etacrinico invece è un derivato • Il meccanismo molecolare con cui questi diuretici bloccano il symporter non è noto.
Probabilmente si legano al sito di legame del Cl-, localizzato nel dominio transmembrana.
• Inibiscono anche il riassorbimento di Ca2+ e di Mg2+, perché annullano la differenza di potenziale transepiteliale.
Symporter Na+-K+-2Cl-
• Questo symporter è espresso in molti epiteli secernenti • È formato da 12 eliche transmembrana e da ampie regioni citoplasmatiche C e N- terminali.
• I symporter Na+-K+-2Cl- sono di due tipi: il symporter assorbente ad il symporter secretorio.
• Il primo è espresso solo nei reni ed è regolato dal cAMP.
• Il secondo una proteina housekeeping espressa in vari epiteli e localizzata nel a membrana baso-laterale.
• Mutazioni dei geni che codificano per il symporter assorbente danno luogo al a sindrome di Bartter ( alcalosi ipokaliemica eriditaria con perdita di Sali e • Determinano maggiore escrezione di Na+, K+, Ca2+, Mg2+, K+, HCO3- e fosfati (solo i diuretici a struttura • La maggiore escrezione di K+ è in parte concentrazione di Na+ nel tubulo distale.
• I diuretici del ’ansa, in acuto, aumentano l’escrezione di acido urico. In cronico, invece, la diminuiscono, perché, a causa del a deplezione di liquidi, si ha un maggiore riassorbimento di acido urico e perché competono per il meccanismo di trasporto degli acidi nel tubulo prossimale con conseguente minore escrezione.
• In ultimo interferiscono con il meccanismo di • I diuretici del ’ansa aumentano il flusso ematico renale attraverso un coinvolgimento delle I FANS infatti diminuiscono la risposta ai diuretici del ’ansa, perché inibiscono l’aumento del flusso ematico renale mediato dal e prostaglandine.
• Bloccano il TGF, inibendo il trasporto di sali nella • Stimolano il rilascio di renina attivando il sistema • Si legano alle proteine plasmatiche, per cui la filtrazione renale è limitata.
• Sono secreti grazie al sistema di trasporto degli acidi organici presente nel tubulo prossimale. Il Probenecid ,infatti, sposta risposta della furosemide, perché inibisce • L’ uso prolungato determina iponatriemia e deplezione del volume di liquidi extracellulari, associate a ipotensione, minore GFR, col asso • Alcalosi ipocloremica a causa di una maggiore escrezione urinaria di K+ e di H+,dovuta al ’attivazione del sistema renina-angiotensina- aldosterone e ad una > concentrazione di Na+ • Ipokaliemia, ipocalcemia ed ipomagnesia, con • Ototossicità, spesso reversibile,indotta da un’alterazione elettrolitica del ’endolinfa del ’orecchio interno. Essa si manifesta spesso nel caso di somministrazioni endovenose rapide e raramente dopo assunzione per os. L’ACIDO ETACRINICO induce ototossicità più frequentemente rispetto agli altri diuretici.
• Iperuricemia, iperglicemia, aumento della concentrazione plasmatica di LDL e dei trigliceridi e diminuzione di HDL.
• Aminoglicosidi ( sinergismo di ototossicità)• Anticoagulanti (potenziamento dell’azione • Glicosidi digitalici ( aumento delle aritmie)• Litio ( aumento dei livel i plasmatici del litio)• Propanololo (aumento dei livelli plasmatici del • Cisplatino ( rischio di ototossicità)• FANS• Probenecid• Diuretici tiazidici ( marcata diuresi per • Amfotericina B ( nefrotossicità e squilibrio • Corticosteroidi ( amplificano l’ipokaliemia).
• L’impiego principale è nel trattamento del ’edema polmonare acuto, perché incrementano la capacitanza venosa (soprattutto la furosemide) ed inducono una natriuresi immediata, riducendo la pressione di riempimento del ventricolo sinistro e migliorando • Trattamento del o scompenso cardiaco cronico. Nei con ritenzione idrica la dose iniziale è di 40 mg die, poi il dosaggio si aumenta finchè non si normalizza la diuresi.
• Trattamento del ’ipertensione. • Trattamento del ’edema associato al a sindrome nefrosica e refrattario ad altri diuretici • Terapia dell’edema e dell’ascite associati • Si somministrano per indurre diuresi forzata in caso di sovradosaggio di un farmaco.
• Sono impiegati nell’ ipercalcemia, somministrati con una soluzione salina isotonica per prevenire l’ ipovolemia.
• Inibiscono il simporto Na+-Cl- nel tubulo distale, inducendo maggiore escrezione di NaCl.
• Probabilmente competono con il sito di • Hanno una efficacia moderata perché il carico filtrato di sodio è in gran parte riassorbito prima del tubulo distale.
• Alcuni diuretici tiazidici inibiscono l’anidrasi carbonica. • Determinano una maggiore escrezione di potassio e, in • Nel a terapia cronica riducono l’escrezione di Ca2+, forse a causa di un maggiore riassorbimento prossimale.
• L’uso cronico può causare ipomagnesemia soprattutto • Attenuano la capacità del rene di produrre urina diluita perché inibiscono il trasporto nel tratto corticale diluente. Di contro non alterano la capacità di produrre urina concentrata, perché questo tratto del tubulo non partecipa al a formazione del ’ipertonia midol are. • I diuretici tiazidici sono acidi deboli e quindi sono secreti • Gli effetti col aterali più gravi sono correlati ad • La deplezione di K+ è dose-dipendente. Un trattamento cronico anche a basso dosaggio causa ipokaliemia con possibile insorgenza di torsioni di punta o di fibril azione ventricolare.
• Disfunzioni erettili, come altri agenti • Iperglicemia dose-dipendente e slatentizzazione del diabete mellito, dovuta forse a una minore secrezione di insulina e ad alterazioni del metabolismo glucidico. Potrebbe anche essere correlata al a deplezione di potassio.
• Ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia dose- dipendente, forse causate da un’ incrementata produzione epatica di colesterolo e trigliceridi.
• Tutti i tiazidici attraversano la placenta, ma non sono stati riscontrati effetti col aterali sul feto. Si può però verificare una transitoria deplezione di • Riduzione degli effetti degli anticoagulanti, degli • Potenziamento degli effetti del litio, dei glicosidi digitalici • La loro efficacia è ridotta dai FANS, dagli agenti che sequestrano gli acidi biliari (riduzione del ’assorbimento dei tiazidici) e dal a metenamina (per alcalinizzazione • L’interazione più grave è quel a con la chinidina, in quanto l’ipokaliemia indotta dai tiazidici aumenta il rischio di torsione di punta provocate dal a chinidina. La torsione di punta è un’aritmia causata da una ripolarizzazione • Trattamento del ’edema associato a patologie • Trattamento del ’ipertensione sia in monoterapia (soprattutto il clortalidone e l’idroclorotiazide) sia in terapia combinata con altri antipertensivi e con un risparmiatore di K+(dose < 25mg). L’efficacia dei tiazidici diminuisce in seguito al calo del a GFR, ad eccezione del metozolone. • Trattamento del ’osteoporosi (riducono nefrogeno (riduzione del volume urinario • Trattamento dello scompenso cardiaco diuretici dell’ansa e questa associazione resistenza ai diuretici dell’ansa.
• Essi hanno attività antikaluretica, pertanto sono detti diuretici risparmiatori di potassio.
• L’amiloride blocca i canali del Na+ nel a membrana luminale del e cel ule principali nel tubulo distale finale e • Ciò determina un leggero aumento del ’escrezione di NaCl. Si ha, inoltre, un’iperpolarizzazione del a membrana luminale con riduzione del potenziale transepiteliale e minore velocità di escrezione di K+, H+, • Iperkaliemia.
• Il triamterene è un antagonista debole del ’acido folico, quindi può incrementare l’incidenza di magaloblastosi nei pazienti cirrotici. • Inoltre, può ridurre la tolleranza al glucosio e indurre fotosensibilizzazione e calcolosi renale.
• Entrambi possono provocare effetti collaterali a livel o del SNC, gastrointestinale ed ematico (nausea, vomito, diarrea e cefalea) • Si usano in terapia combinata con altri diuretici (tiazidi e diuretici del ’ansa) nel trattamento del ’edema e del ’ipertensione.
• Trattamento del a fibrosi cistica (l’amiloride migliora la clearance mucociliare attraverso un’iperidratazione del e secrezioni respiratorie.
• Trattamento del diabete renale indotto dal litio (l’amiloride blocca il trasporto di litio nel e cellule del dotto collettore) • Appartengono a questa classe: Lo Spironolattone, il Canrenone e il Canrenoato.
• Le cel ule epiteliali del tubulo distale e del dotto col ettore contengono recettori citoplasmatici per i mineralcorticoidi. L’aldosterone entra nel a cel ula epiteliale dal a membrana baso-laterale ed interagisce con questi recettori. Il complesso formatosi migra nel nucleo dove si lega al a sequenze HRE del DNA e regola l’espressione di vari prodotti genici, detti AIP (aldosterone-induced proteins). Esse, con vari meccanismi, incrementano la conduttanza al Na+ del a membrana luminale. Ciò determina un aumento del voltaggio transepiteliale negativo verso il lume con • Lo spironolattone è un inibitore competitivo del • La sua efficacia è direttamente proporzionale ai • Lo spironolattone subisce first pass effect ed ha • Un suo metabolite attivo è il canrenone, il quale • Il canrenoato di K+ non è attivo di per sé, ma in • Iperkalemia.
• Acidosi metabolica nei pazienti cirrotici.
• Altera la clearance dei glicosidi digitalici.
• I salicilati riducono l’effetto diuredico dello • A causa della sua struttura steroidea lo • Trattamento del ’edema e del ’ipertensione in terapia combinata con diuretici tiazidici o del ’ansa. In dosi< 100 mg die ha un effetto ipotensivo equivalente a quel o del ’idroclorotiazide. È indicato nei pazienti affetti da iperuricemia, ipokaliemia o intol eranza al glucosio. • Trattamento del ’iperaldosteronismo primario (adenoma • Lo spironolattone è il diuretico di elezione nei pazienti • Questo diuretico sembra ridurre la mortalità e l’ospedalizzazione per scompenso cardiaco, perché, antagonizzando l’aldosterone, molto aumentato in questa patologia, esercita effetti positivi.
• I diuretici restano i farmaci di elezione nel trattamento dell’edema nell’insufficienza nel ’insufficienza renale cronica e nella sindrome • Nell’insufficienza cardiaca i diuretici si impiegano in terapia combinata con i digitalici e/o con gli • La loro somministrazione a pazienti cirrotici limita la necessità di effettuare paracentesi con • Nell’ edema associato a sindrome nefrosica in genere i diuretici non sono molto efficaci.Si usano dosi crescenti dei diuretici del ’ansa.
• Nell’edema polmonare si ricorre ad una terapia di pronto attacco, attraverso la somministrazione endovena di un diuretico dell’ansa (salasso bianco). Le forme lievi di congestione polmonare e venosa,invece, si risolvono con una terapia orale dei diuretici dell’ansa. • Un problema legato alla terapia diuretica è il • I FANS bloccano l’aumento di RBF mediato dal e prostaglandine, determinando resistenza ai diuretici del ’ansa.
• Nell’ insufficienza renale cronica un minore RBF riduce il trasporto del diuretico al rene e acidi organici endogeni,aumentati, competono con esso per il trasporto nel tubulo prossimale.
• Nella sindrome nefrosica le proteine nell’urina si legano ai diuretici limitandone somministrazione cronica di un diuretico nel tubulo distale, limitando la diuresi. In caso di resistenza ai diuretici si può:• Aumentare la dose per incrementare la risposta.
• Stare a riposo per migliorare la circolazione renale e quindi la risposta al farmaco.
• Ricorrere al ’infusione continua di un diuretico concentrazione efficace di diuretico nel sito • Associare un diuretico del ’ansa con un tiazidico • Somministrare i diuretici prima dei pasti, per ottenere una concentrazione efficace di farmaco nel lume quando il carico dei sali è massimo.
• Ormone secreto dal a neuroipofisi quando sinverifica iperosmolarità plasmatica , uno stato di ipotensione/ ipovolemia, dolore, nausea e ipossia. Ha un’azione • Nel rene agisce a livel o del dotto col ettore, aumentando • È il più potente vasocostrittore.
• È un neurotrasmettitore ( induce la secrezione di ACTH, ha funzioni termoregolatorie e viscerali).
• Promuove l’emostasi, in quanto aumenta l’aggregazione piastrinica ed il rilascio di fattori di coagulazione.
• Esistono in natura analoghi peptidici della vasopressina. Sono tutti nonapeptidi con un’arginina in posizione 8( lipressina) • Data la somoglianza strutturale tra ossitocina e ADH, i loro agonisti ed antagonisti possono • Un agonista sintetico del ’ ADH è la desmopressina.è un composto deaminato e ciò prolunga la sua azione e potenzia le sue proprietà antidiuretiche senza alterare quel e vasopressorie. è il farmaco d’elezione per il trattamento del diabete insipido centrale.
• I recettori per la vasopressiona sono di 2 tipi: V1a (muscolatura vasale, adipociti, epatociti, piastrine) V1b ( adenoipofisari) e V2 ( cellule principali del dotto collettore).
• La stimolazione dei recettori V2 inoltre induce il rilascio di fattori della coagulazione ( fattore VIII e fattore di won Willebrand via IL-1.
Tra i neurotrasmettitori hanno un’azione inibente sul rilascio: ANP, il GABA e gli oppiodi (dinorfina via recettore k) Hanno un’azione stimolatoria: NPY, istamina dopamina, VIP, colecistochinina, PG e soprattutto angiotensina II. • Tra gli agenti farmacologici, stimolano il rilascio di ADH: gli antidepressivi triciclici, nicotina epinefrina, dosi elevate di morfina, il litio( attraverso l’inibizione dell’azione renali dell’ADH) • Inibiscono il rilascio: l’etanolo, fenitoina, bassi dosi di morfina, glucocorticoidi, aloperidolo.
• I FANS ( indometacina) stimolo la risposta antidiuretica del ’ ADH, perché inibiscono la • Stimolano l’azione del ’ADH anche la • Il litio inibisce la risposta antidiuretica, perché, in acuto, riduce la stimolazione del ’adenil ciclasi ( tramite attivazione di GI) mediata dai recettori V2 ed aumenta i livel i plasmatici dell’ormone paratiroideo, antagonosta parziale del ’ADH. • In clinica si usano: ADH sintetico (somministrabile per via sottocutanea, intramuscolare o intranasale), lipressina ( spray nasale), desmopressina acetato.
• Le applicazioni terapeutiche mediate dai V1 si basano sul a capacità di questi recettori di indurre contrazione del a muscolatura enterica e vasale.( terlipressina) • Gli agonisti dei recettori V2 invece si impiegano nel trattamento del diabete insipido di origine centrale ( desmopressina e lipressina) e nel e emorragie.
• L’azione antiemorragica del a desmopressina è sfruttata soprattutto in situazioni di emergenza ( emorragie pre e postoperatorie), perché induce tachifilassi per deplezione • La maggior parte degli effetti col aterali sono • L’effetto più grave è quello sul a circolazione coronarica.vasopressina e lipressina dovrebbero • L’effetto col aterale più grave mediato dai recettori V2 è l’intossicazione da acqua e si può verificare con tutti e tre gli agenti farmacologici. • Possono indurre reazioni al ergiche.

Source: http://studenti.unipa.it/download/03153_285/DIURETICI%201.pdf

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