Relazione dell’Assessore alle Finanze ins. NAPOLEONE CERA
Signori Consiglieri,la legge vuole che, per ogni nuovo anno finanziario, qualsiasi am-
ministrazione, grande e piccola che sia, deve prepararsi un bilancio che, mentre da un lato deve servire a lumeggiare, nelle sue linee prin-cipali, un piano di lavoro e di interventi da realizzarsi lungo l’arco dell’intero anno, dall’altra parte deve mostrare l’effettiva volontà poli-tica degli amministratori di volere operare per le maggiori fortunedell’Ente a cui sono preposti.
E’ ovvio che esso è enunciato nelle spese, tenute presenti le effe t-
tive entrate. Certamente sarebbe facile per ogni amministratore che vuole operare se, alla sua forza volitiva, corrispondessero reali possi-bilità e concrete dis ponibilità di mezzi. Il guaio è che un bilancio resta circoscritto da una reale circonferenza, al di là della quale non ci sono che gonfiature inutili.
Non c’è bisogno proprio di essere un esperto di materia finanziaria
per comprendere che le cifre, se non corrispondono, nella pratica, ad una possibile ed effettiva concretizzazione, restano solo cifre chiare nell’enunciato, ma vuote di ogni significato. E nessun amministratore, se galantuomo, vorrebbe passare per ricco quando, in effetti, è povero, costretto, giorno per giorno, a lottare per sbarcare il lunario, fronteg-giare le spese, assolvere ai propri impegni e per cercare di fare fronte ad una valanga di richieste di cui, la maggior parte, legittime. In più è sottoposto ad una sempre nuova problematica che, quando si crede di averla risolta, ricompare per altra via e si sta punto e accapo. Si dirà che è l’aumentato costo della vita ed è vero. Si dirà che le esigenze di oggi non sono più quelle di ieri per ciò che attiene ai vari servizi ed ai vari compiti d’istituto dell’Amministrazione ed è vero anche questo. Tutto è vero. Ma dovete convenire che è anche vero che questo stato di squilibrio costante tra la previsione, la disponibilità
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di cassa e la realtà delle cose, fa saltare qualunque calcolo fatto anzi-tempo, basato sulla esperienza dell’esercizio precedente.
In effetti, credeteci, signori Consiglieri, preparare il bilancio, ogni
anno, diventa una cosa sempre più difficile.
Per quanto si possa essere esperto dei problemi amministrativi, du-
rante lo svolgimento di un esercizio, s’incappa in tanti guai, non certo dovuti a pigrizia o disattenzione, per cui tante previsioni restano, il più delle volte, a fine esercizio, non altro se non desideri cullati ma fru-strati.
Quali le cause? Chiederete voi. Eccovene alcune. Ora è la scarsa
disponibilità dei cespiti, ora sono le mancate, per quanto previste en-trate; ora è una certa politica bancaria che cozza con la volontà e le e-sigenze dell’amministrazione; più spesso, è lo Stato burocrate che non dà quello che deve dare ma di cui l’amministratore tanto fidava. E, di-cendo questo, non è che faccia del pessimismo, della critica a buon mercato o, che cerchi, per l’Amministrazione, giustifica a qualunquecosto.
Fare la politica dello struzzo, secondo me, non è fare politica one-
sta nell’interesse dell’Ente che rappresentiamo. Quando diciamo che si sta male a pecunia, che gli Enti crepano sotto il fardello degli inte-ressi passivi bancari, quando diciamo che vogliamo mutui con tasso privilegiato dallo Stato per alleggerire le nostre finanze tanto dis astra-te, quando affermiamo la necessità di volere una certa nostra propriaautonomia e che invochiamo dal Governo centrale o regionale una maggiore disponibilità di mezzi finanziari, quando ci lamentiamo del modo di vedere e di fare del controllo regionale, del Ministero del-l’interno, della Corte dei Conti e di tante altre cose che per noi non vanno, non facciamo altro che il nostro dovere dimostrando le cose come effettivamente stanno e denunziando uno stato di difetto vera -mente insostenibile e assurdo. E, non c’è proprio bisogno che andia moa Viareggio o altrove per sentirsi ripetere da un Darida, Sindaco di Roma, che nel solo esercizio 1971, tra i pagamenti effettuati dai Co-muni e dalle Province, sono compresi 552 miliardi (462 per i soli Co-muni) di interessi a sistema creditizio (in tutte le sue forme) e che i rapporti con lo stesso hanno registrato, nello stes so anno, un indebit a-mento netto di altri 808 miliardi (766 per i soli Comuni). E non sap-piamo ancora quello che è successo nel 1972, l’anno in cui mag-giormente si sono registrate le istanze, l’aumento del costo della vita e quindi dei servizi vari d’istituto e, conseguentemente, una sensibile
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svalutazione del potere d’acquisto della nostra lira! Per inciso dirò che, per quanto attiene alla nostra Provincia, per i soli anticipi di cas-sa, gli interessi, di cui ci siamo oberati, fino al 31 dicembre scorso ammontano a Lire 891.414.654. E tutto questo malgrado che il tasso d’incidenza dall’undici per cento e oltre, trovato all’inizio del 1972, lo abbiamo fatto calare, attraverso varie tappe, all’otto e cinquanta con la speranza di poterlo ridurre ancora. Che sarà per il 1973? Sembrerà un paradosso quello che sto per dire (d’altronde è l’opinione di molti): andando di questo passo non passerà molto tempo che parecchi Enti, tra i quali il nostro, con le loro entrate, non riusciranno neppure a sod-disfare gli interessi e, peggio ancora, dovranno oberarsi di altri debiti per pagare i soli interessi sugli interessi. Ecco perché, davanti a questa paurosa pro spettiva, Darida dichiarava che la vita degli Enti è entrata in uno stato di collasso. E non esagerava perché tale era, inquell’autorevole sede, il giudizio di uomini come un Bassetti, di un Lagorio, di uno Zangheri e di tutti gli altri amministratori d’Italia,grandi e piccoli, conosciuti e sconosciuti.
Ma che tipo, dunque, di bilancio possiamo fare per il 1973 per ri-
solvere le nostre impellenti necessità con le entrate che, grosso modo, sono e saranno (spero di sbagliarmi) quelle di sempre, con uno Statoeternamente moroso nei nostri riguardi, con una Regione forse che continuerà a decretare e legiferare senza soldi, quando quello stesso Stato, con un semplice pezzo di carta, che esso chiama pomposamente decreto, ci appioppa, di colpo, malgrado le nostre legittime proteste, la manutenzione di 533 chilometri di strade, alcune delle quali hanno so-lo il nome, ma che, a configurazione giuridica stradale, stanno quasi a zero? Ma, come farete, voi, Consiglieri, a criticare gli amministratori se, per tutto quel tonnellaggio di strade (e non pacchetto come eufe -misticamente s’è detto) ci vedremo assegnare nel ‘74 la modestissima somma di 160 milioni circa. E il problema delle nostre scuole? Ma, come è possibile creare nuove scuole tecniche nella Provincia quando lo Stato, a momenti, ci nega il necessario per far vivere quelle che esi-stono già? E l’assistenza? E vi pare giusto che noi della Provincia per gli alienati a causa di guerra, che sono a totale carico dello Stato, dob-biamo scappellarci e fare l’anticamera al Banco per chiedere l’anticipo per pagare le rette di degenza e, si capisce, con i dovuti e salati inte-ressi, quando noi, fino ad oggi siamo creditori dello Stato, per tutte queste rette anticipate (addirittura per alcune partite fin dal 1944), di somme che toccano i 500 milioni di lire? E non sono servite tutte le nostre
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preghiere e proteste fatte e rifatte a Roma personalmente presso il Mi-nistero della Sanità e la Sede Centrale dell’O.N.I.G. per recuperare, anche parzialmente, dette somme. Quello che abbiamo potuto ottene-re, sono state, in tutto, 37 milioni, ma che, per riscuoterli su Foggia, abbiamo
l’Amministrazione andrà a realizzare questo suo credito, esso sarà raddoppiato; ma, quello che è peggio, sarà che, gli interessi fino allora sopportati, lo avranno già, in gran parte, divorato e gli amministratori saranno stati beffati e, caso mai, accusati di dilapidare il denaro pub-blico come osò insinuare un certo Ministro a Viareggio.
A questo punto, chiedo a Voi, gentili Consiglieri, scusa di questo
mio parlare che io ho inteso fare come premessa. Ma era necessario fare queste considerazioni affinché voi possiate tenerle presenti quan-do, a conclusione di questa sincera relazione e del conseguente dibatti-to che ne seguirà, andrete ad emetter il Vostro responsabile giudizio.
Consentiteci, però, porre alla Vostra considerazione che l’esercizio
del nostro primo anno di amministrazione, se proprio non ha visto rea-lizzato tutto quello che vi fu enunciato, è pur vero che, malgrado quel-le difficoltà di cui vi ho parlato, molto è stato fatto. E’ stato, infatti,operato nel settore dei lavori pubblici, dell’assistenza, della sanità,della pubblica istruzione, del personale e in tante altre iniziative. I col-leghi Assessori, a Vostra richiesta, Vi potranno ragguagliare dettaglia-tamente su tutto, ognuno per il settore che gli compete.
Ci direte che potevamo fare di più e meglio; ma, credeteci, che è
stato operato per quanto di più è stato possibile.
Non dimenticate poi che lo scorso anno è stato l’anno del trapasso
dei poteri dallo Stato alla Regione per la quale restano ferme, a tut-t’oggi, tutte le nostre riserve già tante volte denunziate e che, poiché l’abbiamo voluta proprio noi, vorremmo poter sciogliere al più presto possibile. Vorremmo solo sottolineare, da questo posto di responsa-bilità, a tutti i nuovi Parlamentari Regionali e a tutto il suo apparato che non bisogna commettere l’errore di considerare la Regione come nuovo ente amministrativo accentratore in piccolo di quello che era lo Stato prima della riforma regionale. Saremmo, se così fosse, caduti dalla padella nella bragia. E questo, badate, non lo dico io: lo ha af-fermato esplicitamente a Viareggio nel suo intervento l’On. Fiorentino Sullo, Ministro delle Regioni.
Una cosa è certa e ve la possiamo dire con tutta tranquillità: non ci
siamo dati ad una allegra amministrazione. Non avevamo, oltretutto,
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né il tempo, né i mezzi e, soprattutto, debbo affermare che ciò non col-limava con la nostra serietà e onestà. Fedeli a quando Vi annun-ziammo nella relazione dello scorso anno, abbiamo improntato tutto il nostro agire di amministratori ad un maggiore senso di responsabilità. E, così è che abbiamo dedicato il nostro tempo al recupero delle spese, dei nostri crediti. E ciò abbiamo fatto a qualsiasi livello, incontrando,ed era naturale, non poca resistenza. Abbiamo richiesto i nostri crediti ai privati, ai Comuni, alle Province, allo Stato. I risultati sono ancora lontani dall’optimum ma possiamo dirvi che essi sono stati discreta-mente positivi. Insisteremo nel 1973 e, ove mai sarà necessario, cal-cheremo la mano per farci rispettare un po’ di più, anche quando, per esempio, dovessimo arrivare dove sono già arrivate alcune Province come Genova e Perugia, che hanno intentato causa allo Stato per mo -rosità. Questa nostra azione, di prossimo futuro, è maturata a Roma in una delle nostre ultime trasferte nella Sede Centrale dell’O.N.I.G. Egià abbiamo disposto attraverso la Ragioneria e l’Ufficio Assistenza la ricerca di tutti gli elementi tecnici necessari per agire in questo senso. Dobbiamo temere che lo Stato, stando alla sua lunga morosità, con un colpo di spugna non ci prescriva ogni nostro credito. E questo sarebbe il colmo! Non c’è dubbio che nel recuperare questi nostri crediti noi potevamo fare di più; ma la carenza di nostro personale (almeno que-sto abbiamo direttamente riscontrato) ci ha impedito di ottenere risul-tati maggiori. Abbiamo lesinato ogni spesa fino a diventare pignoli. Abbiamo chiamato e richiamato ad un maggior senso di parsimo nia e di economia i responsabili di tutti i nostri servizi centrali e periferici. Inoltre, per quanto ci è stato possibile, abbiamo contenuto il malvezzo di anticipare, con le spese correnti, (su cui gravano già gli interessi a causa degli anticipi di cassa) il pagamento di spese per lavori che sono stati eseguiti con mutuo a carico dello Stato. E’ questa, in verità, una cattiva piaga; ma Vi promettiamo che, da quest’anno, non aggravare ulteriormente il nostro deficit. In più pensiamo di essere più coerenticon quanto è stato disposto dalla Suprema Corte dei Conti a Sezioni Riunite in Sede Giurisdizionale in data 28 febbraio ed 8 aprile scorsi nella quale sono state esaminate le questioni relative alla natura ed al regime giuridico della responsabilità degli Amministratori degli Enti Locali per fatti di gestione. Nello scorso bilancio parlammo di una maggiore serietà a propositodella politica dei contributi ricorrenti. Abbiamo preteso che gli enti in-teressati ci facessero sapere delle iniziative e delle attività svolte du-
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rante l’anno. Infatti, mentre troverete allegate agli atti dell’Ammini-strazione certe relazioni di cui qualcuna veramente encomiabile come quella dell’Ente Fiera di Foggia, è opportuno che sappiate che, a tutt’ oggi, non risultano emessi mandati per certi Enti che hanno fatto orec-chio di mercante alle nostre giuste pretese ed ai vari nostri richiamiorali e scritti.
Ometto, per brevità e per non tediarvi, di parlare su altre innova-
zioni e correzioni apportate, ma che era necessario fare, non per pas-sare per « Catoni » a qualunque costo (come qualcuno ha affermato), ma solo per la nostra serietà e dell’Amministrazione che rappresen-tiamo. E non diteci che fare questo è stato poco e che non ha compor-tato alcun sacrificio da parte nostra. Avere il coraggio di dire no a cer-te cose, a certe situazioni che, a lungo andare, da abuso sono d iventateuso, una specie di normativa costante comporta, sul piano personale,sacrifici più di quanto si possa credere.
Attraverso questa fuggevole carrellata di attività svolte nel ‘72 è
emersa, però, una sola verità di cui tutti sono convinti. La nostra Pro-vincia, coi compiti d’istituto che le sono stati triplicati e con tutti i ser-vizi che si sono smisuratamente ampliati, è rimasta quella di trenta-quarant’anni fa. Basterà ricordare che da sei, settecento chilometri di strade del 1930-40 si è passato a 2390 del 1973. Eppure la strumenta-zione, il personale sono rimasti, suppergiù, quelli di allora. Il reparto Ragioneria è sommerso da un costante superlavoro. Il personale è quello di una volta, mentre a meccanizzazione per il controllo del de-naro, in entrata e in uscita, si è fatto troppo poco. Al comune di Fog-gia, presso lo stesso Consorzio di Bonifica di Capitanata e presso altri Enti minori ci si è attrezzati meglio di come si sta da noi. La stessa co-sa può essere detta per ciò che concerne il servizio Assistenza e delle nostre scuole sparse per la Provincia che mancano di servizi e di per-sonale. Le difficoltà emerse all’inizio di quest’anno scolastico, hanno preoccupato un po’ tutti e ci hanno messo di fronte alla realtà di un servizio sociale che va avanti non si sa come. I problemi di ieri non sono più quelli di oggi o, quanto meno, si richiedono altre urgenti so-luzioni, se non si vuole lasciare morire il servizio con pericolo di esse-re superati e travolti. Ed è per questa ragione che di quei problemi ci dobbiamo interessare. Oltre a ciò, non possiamo disinteressarci della pubblica salute, dell’ecologia: questi fatti che, ieri sotto-valutavamo,oggi si pongono davanti a noi come tanti terribili impera- tivi catego-rici. Si tratta, in una parola, di affrontare la ristrutturazione
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dell’intero apparato della nostra organizzazione provinciale. E se c’è il problema della sorveglianza per la cura del nostro patrimonio stradale vecchio e nuovo, non si può, nel 1973, in piena era della meccanizza-zione, lasciare il servizio dei cantonieri legato alla zappa e al rastrello. C’è tutto da ammodernare, da rifare, da ampliare per rendere efficiente l’Amministrazione che fa acqua da tutte le parti e che, come una vec-chia carcassa, minaccia di affondare. Non parlo poi dei servizi sociali agganciati alla Provincia. Non è possibile lasciare che il Consorzio Antitracomatoso sia quello di anni fa. E c’è piaciuto moltissimo il fat-to che, da quest’anno, entreranno in funzione gli undici centri ortottici. Ed è questa una grossa cosa; ma vorremmo che, col tempo, queste p o-che decentrate unità di medicina speciale, si estendessero ad ogni Co-mune della nostra Provincia. Non è pensabile, nel 1973, che il Consor-zio Provinciale per la Profilassi e la Polizia Veterinaria non disponga,almeno nel capoluogo, di un efficiente canile con l’annesso impianto di incenerimento e che quello Antimalarico ci lasci mangiare dalle zanzare sui nostri litorali, mentre entusiasti turisti, venuti da noi, per la prima volta, se ne scappino per sempre, distruggendo una industria tu-ristica in erba e che potrebbe essere, per noi della Capitanata, fonte di una valida economia. Non è altrettanto bello ma soprattutto morale spendere lacrime sulla nostra fauna ittica e terrestre, una volta ricchis-sima e motivo di richiamo, lasciando che quel Comitato, per colpa dei famosi contributi (statali o regionali che siano ma che tardano a venire e, se vengono, servono, sì e no, per pagare le pochissime persone ad-dette al servizio) non debba assolvere efficacemente ai compiti che gli sono affidati per statuto. Non possiamo, noi della Provincia, aspet-tando inutilmente che altri si muovano, fare carachiri di noi stessi. E c’è la nuova Biblioteca che sta per entrare in funzione. Ad essa non dobbiamo far mancare nulla se vogliamo che essa oltre a risponderealle ragioni per cui è stata costruita, possa essere mezzo necessario per la risoluzione del problema dell’Università a Foggia.
Come vedete, Signori Consiglieri, c’è tutto un nuovo discorso da
fare ed è quello che ci siamo prefisso nell’impostare il bilancio del 1973.
Vogliamo rendere l’Ente Provincia, sotto ogni aspetto, un vero
strumento per la valorizzazione di tutta la terra e la gente di Capita-nata. Direte che questo è un discorso troppo grosso e che, in proposito,s’è sempre parlato di questo; ma che fino ad ora non s’è fatto niente. Dite quello che volete, ora bisogna muoversi. La nostra Pro-
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vincia non può, nel 1973, camminare a ritroso nella storia.
E passiamo all’esposizione del bilancio. In particolare, per quanto concerne le entrate, si ritiene opportuno
rilevare che nel Titolo I (Entrate tributarie) assumono notevole impor-tanza le sovrimposte fondiarie che prevedono un gettito di Lire I mi-liardo 437.000.000 circa, con un incremento, rispetto al 1972, di oltre 251.000.000 e l’addizionale all’imposta comunale sull’industrie, icommerci, le arti e le professioni (ICAP) con una previsione di Lire 319 milioni ed un incremento di Lire 29.000.000.
Per quanto concerne il Titolo Il, riflettente le entrate per com-
partecipazione ai tributi erariali, la cui previsione ammonta a Lire4.406.908.125, si registra un aumento di oltre 736.000.000. Tale mag-giore entrata scaturisce dall’applicazione del D.P.R. del 26-10-1972 n. 638, secondo cui sono state attribuite alla Provincia di Foggia, in so-stituzione delle compartecipazioni all’I.G.E., alle tasse erariali di cir-colazione ed all’addizionale E.C.A., somme di importo pari a quelle accertate per il 1972, maggiorate del 10 per cento. Questa maggiore entrata, oltre alla disponibilità di nuovi mezzi, farà sentire i suoi effetti benefici poiché, a differenza del passato, le entrate si realizzano men-silmente, per cui si prevede una notevole diminuzione, entro breve tempo, del costo delle anticipazioni straordinarie di cassa.
Nel Titolo III (Entrate extratributarie), la previsione complessiva è
di Lire 4.526.582.583 con un incremento di stanziamenti di oltre3.074.000.000 di lire. In questo titolo il maggiore aumento si è verifi-cato nella 3a Categoria (L. 2.020.000.000 circa) ove figurano i contri-buti ministeriali per la pubblica istruzione, per la manutenzione delle strade provincializzate ed il contributo statale dell’80% nelle spese di ammodernamento delle strade provinciali (art. 6 Legge 9-4-1971 n. 167).
Il Titolo IV, invece, prevede le entrate provenienti da alienazione e
ammortamento di beni patrimoniali, trasferimenti di capitali e da rim-borso di crediti. In esso si è verificata una minore entrata di circa 500.000.000 di lire imputabile, più che altro, ad un fatto contabile. In-fatti, nel 1972, in questo titolo figurava il contributo dello Statodell’80% nelle spese di ammodernamento delle strade provinciali che, per quest’anno, si è ritenuto più giusto collocare nel precedente TitoloIII dell’entrata.
Nel Titolo V, dove sono nominate le entrate provenienti dall’as-
sunzione di prestiti, su una previsione di lire 33.368.736.335 risulta un incremento,
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Tale maggiore previsione trova la sua giustificazione nel massiccio
piano di interventi, previsti per l’anno 1973, nel campo delle opere pubbliche. Inoltre, è previsto l’aumento del mutuo a pareggio del bi-lancio, determinato in L. 9.909.500.000, in conseguenza del maggior costo di tutti i servizi ed in modo particolare per l’applicazione dell’ I .V.A.
A questo punto l’Amministrazione ha ritenuto di prevedere un mu-
tuo di L. 957.236.335 per finanziare il disavanzo di amministrazionepresunto risultante dall’ultimo conto consuntivo approvato (1969).
Il Titolo VI, infine, contempla le contabilità speciali, previste in
complessive Lire 3.991.952.829. Si registra qui un aumento di previ-sione di lire 12.396.904. Tale incremento è di scarsissima importanza in quanto si tratta di partite compensative e trova il corrispondente nelle voci in « Uscita ».
Questa sezione, comprendente i seguenti servizi, prevede un onere
complessivo di L. 1.610.823.501, di cui lire 12.448.032, rappresentateda « spese facoltative »:III - Ufficio Tecnico Provinciale;IV - Gestione e conservazione del patrimonio disponibile;V - Servizio accertamento e riscossione tributi;VI - Servizio interessi passivi lavori Caserma VV. FF.
La maggiore spesa di L. 701.671.663 è dovuta all’incremento degli
oneri diretti e riflessi relativi al personale; all’istituzione di un nuovo capitolo di spesa (il 39) per il pagamento dell’I.V.A. (200 milioni di lire) sui lavori riflettenti gli esercizi precedenti, ai maggiori costi di esercizio per il funzionamento degli Organi istituzionali (Giunta, Con-siglio, ecc.); alla istituzione di nuovi capitoli di spesa riguardanti il pagamento di contributi alle Casse Pensioni in esecuzione della legge n. 336 (n. 8, n. 41, n. 61, n. 65, n. 75, n. 94 ed altri) è di interessi pas-sivi relativi ai lavori di completamento della Caserma dei Vigili del Fuoco (ratei annui per l’ammortamento del mutuo per un importo complessivo di L. 15 milioni circa); spesa fitto locali per la nuova se-de dell’Amministrazione Provinciale Lire 50.000.000.
In più in questa Sezione grava la spesa per la ristrutturazione del-
l’Ufficio Tecnico Provinciale che comporta un onere di L. 150.000.000.
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Questa Sezione prevede una spesa complessiva di L.
2.389.924.957, ivi comprese L. 403.300.000 per spese facoltative, per i seguenti servizi.
VIII - Manifestazioni sportive e varie;IX
- Servizi interessi passivi su mutui per la costruzione di edifici
scolastici e per la nuova sede della Biblioteca Provinciale.
In questo settore si registra un aumento di spesa di L. 1 miliardo
85.688.645. In modo particolare a questo settore fa riferimento la spe-sa di L. 200.000.000 per l’Università in Foggia; di L. 150.000.000 per l’istituzione di nuove scuole tecniche e scientifiche nella provincia; di L. 25.000.000 per contributo a favore dell’I.S.E.F.; di L. 50.000.000 per contributi facoltativi a favore di enti vari e di L. 10.000.000 per la istituzione della scuola di servizio sociale (sezione staccata di Bari).
Sono previsti, inoltre, L. 100.000.000 quale contributo per il tra-
sporto degli alunni pendolari e L. 30.000.000 quale conversione in contributo della fideiussione concessa all’Unione Sportiva di Foggia in esecuzione della Delibera del C. P. del 12-6-1972, o. 229. La diffe-renza si riferisce all’istituzione di contributi a favore delle biblioteche comunali della nostra provincia, al trasferimento della Biblioteca Pro-vinciale alla nuova sede, all’arredamento dell’Auditorium della stessa, oltre ai maggiori oneri diretti e riflessi riguardanti il nuovo personale ed il vecchio (da 90 a 147 milioni).
SEZIONE IV - AZIONE ED INTERVENTI IN CAMPO SOCIALE
Per questa sezione si prevede una spesa complessiva di L. 5 mi-
liardi 883.937.989, comprese le spese facoltative per l’importo di lire 29.500.000, per i seguenti servizi:
- Servizio di vigilanza e profilassi in campo sociale.
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- Servizio per il Laboratorio Prov.le di Igiene e Profilassi;
- Servizio per il Consorzio Provinciale Antitubercolare;
- Servizio assistenza agli infermi di mente;
- Servizio interessi passivi ed oneri vari su mutui e debiti in am-
La Sezione IV, per l’assolvimento e la ristrutturazione di tutti i
servizi ad essa inerenti, prevede una maggiore spesa netta di L. 703 milioni 906.613.
Detta cifra si riferisce all’acquisto di apparecchiature per il rile-
vamento dell’inquinamento atmosferico (L. 120 milioni); per la disin-festazione della fascia costiera della nostra provincia (L. 50 milioni); per l’erogazione di un contributo straordinario a favore del Consorzio Provinciale per la Profilassi e la Polizia Veterinaria (L. 10 milioni); per il completamento delle apparecchiature scientifiche al Laboratorio Provinciale di Igiene e Profilassi (L. 70 milioni); per il pagamento di rette arretrate agli Ospedali Psichiatrici (L. 500 milioni), con lievi au-menti nelle rette di ricovero e concessione di sussidi e contributi a fa-vore di ciechi e sordomuti poveri, oltre ai maggiori oneri diretti e ri-flessi relativi al personale.
Sono previsti anche aumenti per L. 220.000.000 per sussidi ai de-
menti (da L. 80 milioni del 1972 a L. 300 milioni del ‘73). E’ previsto, in effetti, l’aumento del 400% del contributo pro-capite, che da L. 5.000 sarà elevato a L. 20.000.
A questa Sezione fa capo anche il contributo da erogarsi al Con-
sorzio Provinciale per la Profilassi e la Polizia Veterinaria nella mi-sura di L. 120.000.000 per la realizzazione del complesso di inceneri-mento e canile – l° lotto; la spesa di L. 60.000.000 circa per l’assun-zione di nuovo personale per il Laboratorio Provinciale di Igiene e Profilassi e L. 54.000.000 circa per l’assunzione di nuovo personale aII’I.P.P.I., nonché la maggiore spesa di L. 65.000.000 per l’aumento di sussidi alle madri naturali; L. 23 milioni per attrezzatura alla nuova sede dell’I.P.P.I., L. 30 milioni per il funzionamento delle scuole sub-normali e L. 25 milioni quale maggiore contributo all’E.P.A. per il funzionamento dei Centri di Oftalmologia sociale.
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SEZIONE V - SEZIONE ED INTERVENTI IN CAMPO ECONO-MICO
Per la Sezione V è prevista la spesa di L. 5.335.009.244 di cui L.
101.250.000 per spese facoltative. I servizi interessati sono i seguenti:
- l’agricoltura (caccia, pesca, strade rurali, ecc.);
II - l’industria e l’artigianato;III - la viabilità (personale cantoniere, ristrutturazione del relativo
servizio, manutenzione ordinaria delle strade, segnaletica, ecc.);
IV - il campo dei trasporti e delle comunicazioni;V - quello del turismo, dello sport, del tempo libero, ecc.
C’è poi il servizio degli interessi passivi ed oneri vari su mutui e
La Sezione V, riguardante gli interventi dell’Amministrazione Pro-
vinciale in campo economico, presenta, rispetto all’esercizio finanzia-rio 1972, un incremento netto di spesa di L. 755.734.511.
Detto maggiore onere riflette l’istituzione di un nuovo capitolo di
spesa per « iniziative, sport, turismo, tempo libero per L. 300 milioni;l’aumento del contributo a favore del Comitato Provinciale della Cac-cia, resosi necessario per l’attuazione del riassetto economico a favore del personale guardiacaccia che è passato da 8 a 12 unità, con conse-guente ampliamento del parco automezzi da 3 a 6 autovetture, oltre che per l’aumentato costo di tutti i servizi (da L. 20 milioni a L. 70 milioni); l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa per contributi e i-niziative nel campo dell’artigianato L. 15.000.000; l’istituzione di un contributo a favore della Comunità Montana di L. 10 milioni; e L. 10 milioni per partecipazione al Centro Addestramento Professionale dei Lavoratori dell’Industria.
Si prevede anche l’assunzione del personale cantoniere che com-
porta un aumento di spesa di L. 316.000.000, nonché la spesa per la segnaletica stradale da L. 40 milioni nel 1972 a L. 150 milioni nel 1973; L. 20 milioni circa per l’istituzione di corsi, convegni, tavole ro-tonde, ecc., riguardanti l’infortunistica stradale, nonché la spesa di L. 350 milioni per la ristrutturazione e ammodernamento dei servizi can-tonieri e la spesa relativa agli oneri diretti e riflessi del personale.
E’ compresa in questa Sezione la somma di L. 150 milioni per la
difesa della fascia costiera Zapponeta - Margherita di Savoia.
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Questa Sezione che prevede la spesa di L. 2.389.919.262, com-
prese le spese facoltative per L. 21.656.000, riguarda i seguenti settori:
- servizio interessi passivi su mutui e debiti in ammortamento;
- restituzione e rimborsi di tributi locali;
III - restituzione e rimborsi di altre entrate;IV - poste varie correttive delle entrate;V
VI - fondo di riserva;VII - fondo per le spese impreviste;VIII - Ammortamento di beni patrimoniali.
La sezione VI relativa agli oneri non ripartibili presenta, rispetto al
1972, un aumento di spesa di L. 819.609.322 in contrapposizione a minori spese per L. 2.050.000.000, spesa riguardante gli oneri deri-vanti dagli interessi passivi anticipazioni di cassa per L. 600.000.000 (da L. 400 milioni a lire un miliardo) e maggiori interessi passivi su altri mutui e debiti in ammortamento per L. 55 milioni circa.
Sono previsti anche aumenti di spesa per saldo competenze arre-
trate al personale (differenza 13a mensilità L. 50 milioni); per l’istitu-zione di un contributo a favore dell’Associazione Nazionale Medici Condotti per le giornate daune (L. 1.500.000); per l’aumento della quota associativa a favore dell’istituto Pugliese di Ricerche Econo-miche e Sociali (da L. 1.000.000 a L. 4.156.000) e per l’aumento di rette a favore degli Istituti Medico-Psico-Pedagogici (da L. 75 milionia L. 150.000.000). Le minori spese, invece, riguardano le riduzioniapportate ai seguenti capitoli:
— miglioramenti economici al personale (riassetto) e revisione dei
prezzi per Lire un miliardo ciascuno e quello riguardante gli aumenti di rette a favore di diversi Ospedali Psichiatrici per 50 milioni di lire.
E dal titolo I passiamo al II e propriamente alle spese in conto ca-
pitale che riguardano il settore più importante di tutto il bilancio.
Le previsioni delle opere che si intendono realizzare si possono
brevemente riassumere secondo le sezioni in cui il bilancio è suddivi-so:
NAPOLEONE CERA____________________________________________________________________________
— Lavori di restauro e sistemazione di Palazzo
— Spese per la costruzione della nuova sede del l’Amministrazione Provinciale
Acquisto titoli nominativi dello Stato (investi-
mento del ricavato delle alienazioni di beni im- mobili patrimoniali)
Una breve nota di commento per gli investimenti indicati in questa
sezione è necessaria per illustrare la spesa relativa all’acquisto del 2°piano di Palazzo ex Dogana ed ai lavori di restauro e sistemazione del-lo stesso, prevista in complessive L. 450 milioni. Del Palazzo della Provincia si è parlato tanto in questi ultimi tempi per cui riteniamo che ogni altro commento sia inutile. Diremo soltanto che la nostra volontà, in questo particolare momento, è quella di restaurare Palazzo Dogana per restituirlo alla Daunia ed al suo antico splendore.
Quota del 50% a carico della Provincia per la
la costruz. del Palazzo dei Congressi di Foggia L.
— Spesa per l’edilizia scolastica .
SEZIONE IV - AZIONE ED INTERVENTI IN CAMPO SOCIALE
Acquisto suolo costruzione Ospedale Psichia -
Acquisto suolo costruzione Istituto Medico -
Spese per il concorso nazionale relativo alla
progettazione dell’Ospedale Psichiatrico in Foggia. .
Spese per il concorso nazionale relativo alla
progettazione dell’Istituto Medico Psico Pe- dagogico . . . . . . .
______________________________________________________________________BI LANCIO DI PREVISI ONE
Costruzione di uno stabilimento Psamoterapicoin Margherita di Savoia
Iniziative a sostegno delle attività Volte allo
sviluppo dell’Artigianato dauno, ecc. . .
Costruzione di una piscina coperta e di otto
impianti sportivi in Provincia di Foggia per 1’ atletica leggera, pallacanestro e pallavolo
Concessione mutuo di garanzia per la costru-
zione del Porto Canale nel Comune di Mar- gherita di Savoia . . . . . .
Acquisto di un pullman per la nuova sede del
Costruzione parchi naturali nella Foresta Um-
SEZIONE V - AZIONE ED INTERVENTI IN CAMPO ECONOMI-CO
Lavori di pavimentazione e ammodernamento
Lavori di costruzione nuove strade L. 6.680.000.000
—Costruzioni strada provinciale Cucchiara -Li-
toranea Rodi Garganico (2° lotto) . .
—Lavori di sistemazione e ammodernamento del-
le strade provinciali (piano quadriennale) L. 3.735.000.000
—Integrazione fondi FEOGA destinati all’orien-
tamento delle strutture agricole aziendali ed extra aziendali . . . . .
—Viabilità rurale e strade interpoderali .
—Contributi per la costruzione e riattamento di
—Spese per elettrificazione rurale . .
—Costruzione di un laghetto artificiale nel « Bo-
NAPOLEONE CERA____________________________________________________________________________
TITOLO III - SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI
Il titolo in esame, che raggiunge lo stanziamento complessivo di
Lire 2.713.898.465, comprende sia le quote di capitale per ammorta-mento di prestiti a lungo termine (mutui), sia le anticipazioni straor-dinarie di cassa concesse dal Tesoriere.
Le quote di capitale per ammortamento mutui ammontano a Lire
213.898.465 e la differenza di L. 2.500.000.000, ovviamente, si rife-risce, alle anticipazioni di cassa.
Per concludere e per dare un quadro esatto della situazione finan-
ziaria del bilancio, Vi riportiamo, Signori Consiglieri, notizie riguar-danti il Titolo IV che comprende partite che trovano la loro esatta ri-spondenza nel Titolo VI delle « Entrate » ammontanti a complessive L. 3.991.952.829.
Mi avvio ormai alla conclusione del mio dire. Signori Consiglieri. Abbiamo cercato di presentarvi un bilancio che tenesse presente
una reale situazione di gestione ormai vecchia e anacronistica di fronte ad una preminente necessità di ristrutturazione di tutti i servizi di essa.
Ci siamo mantenuti terra terra, senza infigimenti, evitando l’a-
stratto, l’impossibile. Vi abbiamo detto le cose come effettivamente stanno, mettendo a nudo le disfunzioni. Vi abbiamo presentato il bi-lancio, dunque; ma esso non ha la pretesa di essere l’optimum dei no-stri e dei Vostri desideri né, tanto meno, di quello dei nostri sette-centomila amministrati.
Certo, se tutti i problemi della nostra Provincia venissero visti in
un contesto più ampio; se venissero inquadrati in una visione regiona-listica più organica e generale; se i nostri bisogni non venissero visti come qualche cosa di avulso da una problematica economica, sociale e cimento in altra sede e con altri mezzi che non sono, certo, le nostre politica che investe direttamente l’intera Regione e, di riflesso, ilMezzogiorno e l’Italia tutta, essi potrebbero trovare sicuro soddisfa-povere entrate ordinarie sufficienti, come sapete, sì e no, a pagare gli stipendi al personale e le rette ospedaliere.
Ecco perché dobbiamo insistere, dobbiamo batterci affinché alla
Regione non si programmi e legiferi senza la nostra effettiva materiale presenza. I delegati dei Comuni e delle Province ai vari convegni dall’A.N.C.I. non chiedono che questo. Solo noi possiamo far valere le nostre ragioni. Vogliamo che la Provincia svolga la sua vera fun-zione: quella di essere l’unico e valido interlocutore delle Istanze dei
______________________________________________________________________BILANCIO DI PREVISI ONE
nostri Comuni col neo-potere regionale e con quello centrale.
Senza dubbio, si sarebbe potuto fare di più e meglio. Ma fin quan-
do non ci sarà l’abolizione di tutte le funzioni di controllo sugli Enti Locali da parte della Commissione Centrale per la Finanza Locale par-ticolarmente in ordine all’esame dei bilanci deficitari e delle delibera-zioni di assunzione di mutui nel quadro chiaro di una nuova normativache definisca la materia di controlli, alla luce della nuova realtà regio-nale (l’ormai famo so e deprecato controllo sul controllo) c’è ben poco da fare.
Noi, Voi, da parte di tutti si vuole veramente lavorare per la nostra
Provincia. Ma noi staremo qui a fare discorsi vari e previsioni sballate se lo Stato, afflitto da innata sordità, non si deciderà, una buona volta per sempre, a consolidare tutto il nostro debito esistente con una unica operazione di mutuo garantito, a lunga scadenza ed a tasso agevolato,per effetto dei contributi statali senza farci ulteriormente strozzare dal-le banche e dagli altri enti abilitati a mutuare.
Sì, noi vogliamo operare ma, per fare questo, vogliamo che le Sta-
to capisca la necessità di liberare tutti i fondi ove questi ci sono dovuti per credito o per contributi indispensabili per assicurare i finan-ziamenti entro il più breve tempo per la esecuzione di opere pubbliche come p. es. l’edilizia scolastica, le strade e tutto ciò che cade sotto la competenza nostra.
In più vorremmo che lo Stato, intervenendo d’autorità sul serio,
impegnasse la Cassa Depositi e Prestiti, gli Istituti di credito pubblico, quelli previdenziali ed assicurativi onde snellire le procedure, elimi- nando controlli inutili, riducendo la carta bollata e i troppi timbri nei rapporti che hanno con noi.
Tante cose abbiamo detto, certamente, del nostro bilancia. Abbia-
mo toccato un po’ tutti i problemi a cui sono legate le nostre previsio-ni per il 1973. Ve ne abbiamo prospettato anche tutte le difficoltà in cui ci muoviamo.
Non Vi abbiamo nascosto nulla e non ve n’è ragione. Non Vi na-
scondiamo, tanto per fare un esempio, di dire (cosa che da tanti anni non succedeva) che il nostro disavanzo d’amministrazione, provenien-te dagli esercizi precedenti e che viene applicato in via presunta al bi-lancia 1973, risulta di L. 957.236.335 (disavanzo che derivadall’ultimo conto consuntivo del 1969, in corso di approvazione) e che sarà coperto con la contrazione di un regolare mutua.
Virginia School Diabetes Medical Management Forms Student ___________________________ School ____________________ Effective Date _______________ Date of Birth ________________ Grade __________ Homeroom Teacher ____________________________ Instructions: 1. Part 1 - Contact Information and Diabetes Medical History . To be completed by parent/guardian and returned to school nurse (p
Recommended procedure The caloric test General forward This document presents a Recommended Procedure by the British Society of Audiology (BSA). A Recommended Procedure provides a reference standard for the conduct of an audiological intervention that represents, to the best knowledge of the BSA, the evidence-base and consensus on good practice given the stated methodology and scope