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INTERVENTO DELLA ECC.MA REGGENZA IN OCCASIONE
DELL’UDIENZA ALLA DELEGAZIONE DELLA CLASSE TERZA LICEO
ANNO SCOLASTICO 1967/1968
La Reggenza è lieta di ricevere questa delegazione della classe terza Liceo, diplomatasi nell’anno scolastico 1967/68 e il Segretario di Stato per l’Industria, il Commercio e la Ricerca , Tito Masi, che è stato uno degli studenti di questa stessa classe del nostro Liceo Ginnasio. Quarant’anni sono indubbiamente tanti e per ritrovare l’atmosfera e lo spirito di quel tempo abbiamo sfogliato le pagine ingiallite del X Annuario della Scuola Superiore. La terza liceo di quell’anno era una classe di 23 ragazze e ragazzi, alcuni non residenti, ma provenienti dalle vicine regioni italiane; all’epoca infatti San Marino accoglieva ogni anno studenti dalla vicina Italia, alcuni erano ospitati dall’allora Collegio Belluzzi, altri da famiglie sammarinesi. Questa consuetudine garantiva classi più numerose alla nostra Scuola che vedeva ancora numeri molto bassi tra gli iscritti al liceo e soprattutto favoriva una maggiore apertura verso l’esterno ai nostri studenti, grazie al rapporto quotidiano con coetanei provenienti da realtà più aperte ed allargate. A questi ultimi, i forensi, in particolare, desideriamo rivolgere il nostro messaggio di saluto e dare un sincero benvenuto. La loro presenza oggi, in occasione di questo anniversario, è infatti la più bella testimonianza di un rapporto di amicizia costruito con i coetanei e con il Paese che li ha visti crescere negli anni più delicati della adolescenza e della giovinezza, lontani da casa e dalle famiglie. La San Marino di quegli anni era lontana e un po’ isolata rispetto ai mutamenti che i giovani di tante parti del mondo rivendicavano per ricavarsi uno spazio nel panorama sociale e politico, avanzando con forza il diritto a portare le proprie idee e i propri ideali nel mondo degli adulti: la contestazione contro la guerra in Vietnam, la rivoluzione musicale avviata dal mito dei Beatles e dei Rolling Stones, il fascino esotico del libretto rosso di Mao, le teorie di Marcuse. Quella terza liceo, la vostra classe, è stata sicuramente la prima a lanciare timidi messaggi di cambiamento tra i giovani della nostra piccola realtà. Qualche iniziativa è stata sicuramente dettata più dallo spirito goliardico e dal desiderio, sempre legittimo nei giovani, di stare insieme e divertirsi, piuttosto che mossa da motivazioni concrete e meditate; come uno sciopero “nato per caso” in una noiosa giornata invernale e che si è trasformato, strada facendo, nella prima manifestazione studentesca sammarinese; una contestazione del mondo dei grandi e dei proff. finita senza particolari conseguenze dopo tre giorni, con un mesto ritorno ai banchi di scuola e ai doveri scolastici. Ma, a dimostrazione del fatto che eravate soprattutto un gruppo di giovani seri e preparati, lo stesso annuario elenca i nomi di quelli tra voi che si sono distinti per eccellenti risultati scolastici, o per interessanti lavori di ricerca e saggi. In quell’anno, il mitico ’68, avvennero fatti importanti per la storia del ‘900 e voi, i più grandi del liceo di San Marino, vi siete fatti interpreti dei sentimenti di tutti gli studenti anche in queste occasioni; abbiamo ritrovato infatti, nello stesso annuario, gli interventi che avete rivolto ai compagni per rendere testimonianza dello sconcerto nel quale era stato gettato il mondo intero per la improvvisa, violenta scomparsa di due personaggi particolarmente amati dai giovani, Martin Luther King e Robert Kennedy. Concluso il liceo, ottenuta la agognata maturità, è iniziato il percorso per il vostro ingresso nel mondo degli adulti; avete compiuto scelte di vita e vi siete cimentati in ambiti naturalmente diversi, ma è rimasta la voglia di ritrovarsi e periodicamente raccontarsi e rinverdire i ricordi del vecchio Liceo. Una Scuola, che alcuni di voi stenterebbero a riconoscere e che ha naturalmente, nel frattempo, subito notevoli trasformazioni: non più solo Liceo Classico, ma anche Liceo Scientifico, Linguistico e Tecnico-Commerciale; accoglie più di 650 studenti, giovani e giovanissimi molto diversi da quelli del ’68, sicuramente più distratti dalle numerose sollecitazioni che provengono dall’esterno e spesso abbagliati dalle sirene della moda e dalla omologazione dettata dalla globalizzazione; ma in mezzo a loro, fortunatamente, c’è sempre qualche spirito libero e ribelle che fa sentire la sua voce e mette alla prova la sua capacità di interpretare in maniera autonoma e critica l’epoca in cui vive. Del vecchio Liceo è rimasto però “Il Vespasiano”, glorioso giornale studentesco sulle cui pagine alcuni di voi si sono cimentati e che ha vissuto negli anni momenti di buona produzione, alternati ad altri più deboli e sciatti; è scomparso invece, purtroppo, il Cineforum, palestra ideale per allenare gli studenti alla dialettica e favorire la loro capacità oratoria (e di questi allenamenti giovanili sicuramente molti di voi hanno saputo fare tesoro). A conclusione di questo breve, forse un po’ nostalgico intervento, che vorrete perdonare, la Reggenza desidera augurarvi di concludere questa giornata in maniera allegra e festosa, riportando alla memoria i momenti più felici di quegli anni ormai lontani, che sicuramente hanno lasciato in ciascuno di voi un piccolo segno indelebile. San Marino, 17 ottobre 2008/1708 d.F.R.

Source: http://www.reggenzadellarepubblica.sm/contents/instance20/files/document/25611453.pdf

04-09-09 persbericht_documentaires_

Persbericht Nederlands Film Festival Utrecht, 4 september 2009 Groot aantal documentaires in première tijdens Nederlands Film Festival Een greep uit het aanbod: IN FERNO – DOOR DE OGEN VAN EEN CAMERAMAN – PREMIÈRE DONDERDAG 24 SEPTEMBER, ‘T HOOGT Deze VPRO-documentaire is niet zozeer een portret van cameraman/regisseur John Fernhout (1913 – 1987), als wel een film die inzicht prob

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