Lorenz il fondatore dell’etologia. La discesa di Maffei Konrad Lorenz
toccò l’apice con l’assegnazione del
le accuse che provenivano, soprattutto, dai
critici francesi rivolte alla cultura italiana, i
cui rappresentanti, a loro avviso, erano inca-
lare sul fenomeno dell’"imprinting"
decadenza del teatro appariva alquanto pa-
lese, dato che, alle nostre scene, mancavano
autori come Corneille, Racine, Moliere; ab-
bondavano, in compenso, i lazzi, la mimica
ineguagliabile dei nostri attori che ormai ve-
nivano liquidati con l’epiteto di buffoni. La
reazione non si fece attendere tanto da far
scendere in campo una squadra di letterati
soprattutto "L’anello di Re Salomo-
capeggiata dal Muratori, dal Martello, dal
ne" ed "E l’uomo incontrò il cane", -
Maffei, il più attento, tra i tre, alla materia-
lità del teatro, tanto da scegliere come suo
Lelio, che non era soltanto un attore, ma
anche un teorico che capì quanto fosse ne-
cessario riformare il teatro, non più parten-
do dalla scena, ma dal testo, se non addirit-
ti di questa disciplina in Italia e ordi-
fissi di attività’ caratteristici delle
Stefano Locatel i che è dottore di ricerca in
“Teoria e storia della rappresentazione
drammatica” presso l’Università Cattolica
nell’opera dello scienziato viennese.
della Merope di Scipione Maffei, Edizione
ETS, pp. 382, € 25,00, in bilingue, italiano ed
inglese, nella fortunata collana diretta da
guardo è stata ’L’altra faccia dello
SCIPIONE MAFFEI
Anna Barsotti e Annamaria Cascetta. Il cano-
ne a cui guarda il curatore, e che è caratteri-
mi piace studiare e ciò che più m’in-
stica della collana, è quello di far conoscere
la cultura teatrale italiana nell’ambito della
l’evoluzione della mente, dell’intel-
proccio che fa convivere la ricerca filologica,
crescere all’interno dell’individuo".
to l’idea che, al di là dell’intelligen-
quindi il lavoro sul testo e sulle sue varian-
ti, con l’analisi delle messinscene. Il lavoro di
ricerca svolto da Locatelli è testimoniato da
una ricca ed aggiornata bibliografia, oltre
che da una accurata iconografia ed è diret-
stica"? Può spiegare il significato di
to a scandagliare il rapporto che esiste tra li-
bro e scena, tra scrupolo letterario e risulta-
In origine spettò a Ludovico Antonio Mu-
ratori lanciare la sfida che ebbe come bersa-
gli polemici i drammi musicali e i comici
dell’Arte, ai quali attribuì la responsabilità
I 25 ANNI DALLA MORTE. Numerose iniziative in Argentina per ricordare lo scrittore Julio Cortazar
della crisi dell’arte teatrale italiana, crisi che
coinvolgeva anche i presupposti morali, se
non politici, e che era dovuta all’assenza di
Rivoluzionario in letteratura e in politica regole e di attori che fossero dei “valorosi re-
citanti”. Muratori rivendicava lo statuto tra-
gico della sublimità e della nobiltà del ver-
BUENOS AIRES. Decine di sassofonisti
per le ’revoluciones’ avvenute prima a
ri giovani del continente. In questi ulti-
so, tanto che, a suo avviso, la rinascita del
mi anni, il dibattito sullo scrittore ar-
teatro italiano doveva passare attraverso la
dell’iniziativa, Marta Minujin. La trova-
guitore’, il racconto di Julio Cortazar
tando da una griglia all’altra. Le auto-
Spettò a Scipione Maffei dare consisten-
rità locali apriranno fra qualche giorno
tazar, che oltre alla letteratura, le storie
za a questa rivolta, scrivendo nel 1711, Me-
una delle tante iniziative organizzate in
dei dibattiti sulla letteratura, una sorta
rope e affidandone l’esecuzione a Riccobo-
la gigantesca ’9 de julio’, dove saranno
gatti e il jazz, considerava la strada la
ni, scegliendo, per una drammaturgia d’au-
anni fa, dallo scrittore argentino. Così
dipinte 300 rayuelas: «per una volta, la
sua «patria». Ciò non lo distoglieva dal-
sia di romanzi sia di racconti, e chi in-
confrontarsi con un pubblico colto e compe-
tracce della figura di Cortazar, che ripo-
vece ritiene che il tempo abbia fatto in-
tente. La collaborazione tra Maffei e Ricco-
vecchiare le sue ’novelas’, mentre inve-
boni, tra l’uomo di cultura e l’uomo di teatro,
oltre che un esito trionfale, divenne prezio-
sa perché permise, non solo l’avvicinamen-
Tutti i rovelli epistolari di un amore gay
to del Maffei alle esigenze della scena, ma
teatro. Non per nulla l’autore di ’Rayue-
critici che continuano a studiare l’origi-
anche il recupero di “alquante antiche e
la’ ( Il gioco del mondo) è stato uno dei
Esordisce in narrativa anche un grande del teatro italiano:
d’amore, declinato nei modi di una drammatica relazione
nalità e i meccanismi utilizzati da Cor-
moderne tragedie” sulle quali applicare un
Sandro Lombardi, il mitico fondatore, assieme a Marion
omosessuale, ha un ovvio ascendente, nel a letteratura
no a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 insie-
D’Amburgo e a Federico Tezzi, del a compagnia teatrale "Il
moderna, nel torbido rapporto che unì Rimbaud a Verlaine.
noti ’cuentos breves’, in primo luogo
una lettera del Maffei al Muratori (23 agosto
Carrozzone", ha pubblicato, presso Feltrinel i, «Le mani
L’esito narrativo di un cliché così logoro, tutto condensato
’Casa Tomada’. Tra qualche mese nelle
1710), dove scriveva di aver ridotto la Sofo-
sull’amore» (pp. 141, euro 14), una storia ambientata nel
intorno al nodo passione-possessione, non poteva essere
nisba del Trissino “in modo da renderla re-
reparto psichiatrico del Fatebenefratel i di Roma e narrata
che quel o di un letterarissimo Kitsch, di cui l’autore è
l’autore di ’Bestiario’, ’Le armi segrete’
citabile dai moderni nostri comici”. Sembra,
nel a forma del romanzo epistolare d’amore.
evidentemente consapevole, nel momento in cui fa dire al
e ’Il libro di Manuel’: l’erede universa-
addirittura, che l’intervento fosse tale da
della sua morte, rimane ’Rayuela’, pub-
Lì è stato ricoverato Carlo, un artista di fama internazionale
narratore: "è tutta scadente letteratura la mia. Banale
trovarsi dinanzi ad una vera e propria ri-
di mezza età che ha tentato il suicidio dopo la fine di una
scrittura per la scena. I meriti della Riforma
burrascosa relazione con il giovane Lucio, dapprima suo
Ma la compiutezza di questo romanzo epistolare sta proprio
potevano essere riassunti in quattro punti:
discepolo e poi suo amante. Dal a sua stanza d’ospedale
nel a sua esibita retorica e, al contempo, nel a capacità del
spostarsi da un capitolo all’altro sce-
Carlo scrive una lunga lettera all’amante, in realtà un
suo autore di rendere ancora espressivo il codice amoroso,
scena, soppressione del coro, unità d’azione
soliloquio in cui prendono forma tutti i rovel i e i dilemmi
nel momento in cui ne esibisce l’artificiosità.
e ricerca della verosimiglianza, attenzione
tipici dei ragionamenti amorosi. Il topos del ragionar
alla Natura, spetterà a Goldoni rivederla e
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